Quali sono le tipologie di lesione? Come le possiamo gestire?
Le lesioni muscolari sono classificabili in 2 tipi:
![](https://static.wixstatic.com/media/cac61a_599f7d33a5ea4624ad8d3f730966ddd6~mv2.jpg/v1/fill/w_500,h_334,al_c,q_80,enc_auto/cac61a_599f7d33a5ea4624ad8d3f730966ddd6~mv2.jpg)
- DIRETTE: sono dovute a un trauma esterno che si identifica nella contusione e la loro gravità varia dal danno anatomico che creano, che può essere lieve, moderato o severo. La contusione comporta dolore vivo, impotenza funzionale immediata, gonfiore e tumefazione dolorosa, ecchimosi.
- INDIRETTE: sono dovute a forze lesive di diversa natura e si classificano in:
![](https://static.wixstatic.com/media/cac61a_08af3b71516e48ffaf1a11dc96dfbc86~mv2.jpg/v1/fill/w_500,h_328,al_c,q_80,enc_auto/cac61a_08af3b71516e48ffaf1a11dc96dfbc86~mv2.jpg)
1.CONTRATTURA: è la lesione indiretta più diffusa, anche se la più lieve. Consiste in una contrazione involontaria del muscolo, superiore alla capacità delle sue fibre, con relativo aumento del tono muscolare e quindi minor capacità di allungamento. Produce dolore e rigidità, con limitazioni di movimento. Efficaci per 'scioglierla' sono il riposo e i massaggi decontratturanti.
![](https://static.wixstatic.com/media/cac61a_6388b8162e504223bb5b9fd9835d3292~mv2.jpg/v1/fill/w_400,h_320,al_c,q_80,enc_auto/cac61a_6388b8162e504223bb5b9fd9835d3292~mv2.jpg)
2. STIRAMENTO: è una lesione tipicamente sportiva che provoca un'elongazione delle fibre muscolari accompagnata da dolore acuto e improvviso, anche se spesso sopportabile. Quando accade è consigliato il riposo con l'applicazione di ghiaccio e bendaggio compressivo. Spesso si ricorre anche all'uso di antinfiammatori locali per velocizzare il recupero, che può avvenire entro 2-3 settimane.
![](https://static.wixstatic.com/media/cac61a_5bfeda56ae834753b604da62e006841f~mv2.jpg/v1/fill/w_259,h_194,al_c,q_80,enc_auto/cac61a_5bfeda56ae834753b604da62e006841f~mv2.jpg)
3. STRAPPO: è la lesione peggiore poiché causa una parziale o totale rottura delle fibre muscolari. Ne esistono 3 gradi:
I. rottura di meno del 5% delle fibre con fastidio lieve ed esecuzione dei movimenti quasi senza dolore;
II. rottura di un maggior numero di fibre col dolore che si avverte ogni volta che si cerca di contrarre il muscolo;
III. rottura totale del muscolo, quindi la più grave, caratterizzata da dolore intenso.
Per tutti e 3 i gradi è consigliato il riposo e una visita ortopedica per decidere la terapia più idonea.