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Quali sono le tipologie di lesione? Come le possiamo gestire?

Le lesioni muscolari sono classificabili in 2 tipi:

- DIRETTE: sono dovute a un trauma esterno che si identifica nella contusione e la loro gravità varia dal danno anatomico che creano, che può essere lieve, moderato o severo. La contusione comporta dolore vivo, impotenza funzionale immediata, gonfiore e tumefazione dolorosa, ecchimosi.

- INDIRETTE: sono dovute a forze lesive di diversa natura e si classificano in:

1.CONTRATTURA: è la lesione indiretta più diffusa, anche se la più lieve. Consiste in una contrazione involontaria del muscolo, superiore alla capacità delle sue fibre, con relativo aumento del tono muscolare e quindi minor capacità di allungamento. Produce dolore e rigidità, con limitazioni di movimento. Efficaci per 'scioglierla' sono il riposo e i massaggi decontratturanti.

2. STIRAMENTO: è una lesione tipicamente sportiva che provoca un'elongazione delle fibre muscolari accompagnata da dolore acuto e improvviso, anche se spesso sopportabile. Quando accade è consigliato il riposo con l'applicazione di ghiaccio e bendaggio compressivo. Spesso si ricorre anche all'uso di antinfiammatori locali per velocizzare il recupero, che può avvenire entro 2-3 settimane.

3. STRAPPO: è la lesione peggiore poiché causa una parziale o totale rottura delle fibre muscolari. Ne esistono 3 gradi:

I. rottura di meno del 5% delle fibre con fastidio lieve ed esecuzione dei movimenti quasi senza dolore;

II. rottura di un maggior numero di fibre col dolore che si avverte ogni volta che si cerca di contrarre il muscolo;

III. rottura totale del muscolo, quindi la più grave, caratterizzata da dolore intenso.

Per tutti e 3 i gradi è consigliato il riposo e una visita ortopedica per decidere la terapia più idonea.


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